Lettera n. 021 - Una stanchezza che non passa dormendo
Il proposito per l'estate: un mese di pausa dalla saturazione social.
Per questo numero della newsletter proverò ad essere breve, e anche utile.
E’ agosto, e come ama dire un mio amico: “in Italia l’anno ha 11 mesi, perché ad agosto il tempo è sospeso”. Ed effettivamente è una cosa che si vede, si sente, si percepisce. Già da fine luglio si rinvia tutto a settembre, dove le cose ricominciano, si fanno nuovi propositi.
Ecco, io un bel proposito ce l’ho già per questo mese di agosto, e per le due settimane di ferie che mi sono state caritatevolmente concesse dalla mia situazione di lavoro dipendente.
Vorrei riprendermi il mio tempo, la mia attenzione. Non solo dal lavoro, che ahimè me ne toglie parecchio in cambio di uno stipendio, ma dallo smartphone.
Dalle continue distrazioni, lo scrolling, le notifiche.
Mi rendo conto di provare un crescente senso di fastidio verso ciò che vedo, sento e scrollo online, un fastidio che chiamo stanchezza.
Sono stanco. Dei foodtoker, dei posti imperdibili da vedere in questo o quel luogo, dei tutorial, degli influencer, dei podcast, dei guru, delle vignette da quattro soldi, e quando si è stanchi, è una buona idea riposare.
Proprio di recente ho visto un video (strano, eh?) che confrontava un “boomer hell”, ovvero una sala slot di un casinò piena di persone ipnotizzate davanti alle slot machine, e la schermata di una live TikTok, con una creator che riceveva infinità di cuori, commenti, mance e donazioni. Questo veniva definito “GenZ hell”.
La grande differenza, riflettendoci su, è che il boomer hell (la ludopatia in senso stretto) ha sempre riguardato una fetta minoritaria della popolazione, mentre il GenZ hell (zombie scrolling e simili) non è solo un problema della GenZ, e riguarda persone che non sono nel tunnel della ludopatia e forse mai ci andrebbero.
Detto questo, vado al sodo. Avevo promesso di essere breve, è agosto!
Il proposito per questo mese, che vorrei estendere anche oltre ma so già che sarà difficile, è un bel downgrade.
Kit di sopravvivenza per un agosto lontano dal rumore e della stanchezza
Downgrade kit
In anni passati, in cui ero meno stanco e forse più determinato, avevo preparato un bel downgrade kit. Cellulare Nokia del 2008, caricabatterie, adattatore micro SIM, così da poter raggiungere ed essere raggiungibile, ma comunque lontano da tutto quel social-rumore.
Questa è una prima, buona idea. Se eravate già nati ai tempi dei dumbphone o comunque ne avete in casa, è un bell’esperimento. Provateci, anche solo 24 ore. Sentirete un silenzio incredibile.
Consigli di lettura
Un grande classico. Vi lascio qui qualche libro che a me è piaciuto molto, tendenzialmente di saggistica, ma anche narrativa. Sono libri brevi e fruibili, nessun mattonaccio. Anche qui, un modo per riprendere contatto con la lentezza.
La strada di Wigan Pier, di George Orwell. Pazzesco, mi ha aperto la testa come pochi;
Dominio, di Marco D’Eramo. Interessante per toglierci qualche falsa certezza sull’inevitabilità del capitalismo e del neoliberismo. Sono fenomeni umani, creati non molto tempo fa. Non sono leggi naturali;
Le grandi dimissioni, di Francesca Coin. Molto interessante e attuale, parla di senso del lavoro, di come stia mutando. Si sofferma parecchio anche sulla situazione italiana;
Le non cose, di Byung Chul Han. Davvero in tema con la newsletter di questo mese, sul riprendere il contatto con la realtà;
Niente come prima, di Mangiasogni. Occasione troppo golosa per non fare una marchetta! Scherzi a parte, è il miglior modo disponibile al momento per supportare la mia attività, oltre ad essere una bella storia di narrativa su cosa voglia dire oggi essere giovani e persi. Lo trovate nelle librerie oppure QUI
Un gioco per l’estate, a costo zero.
E intendo veramente a costo zero.
Prendete una penna, una matita. Se non ne avete compratele, si trovano a meno di un Euro.
Prendete un foglio.
Iniziate a scrivere, a disegnare. Qualsiasi cosa. Anzi, se volete, vi lascio qui una selezione di miei post semplicissimi. Provate a ricopiarli, a replicarli, a cambiare i personaggi, a fargli dire ciò che vorreste. E poi, se volete, mandatemi il risultato.
Alcuni esempi:
Non costa niente, ma almeno avete fatto correre un po’ delle energie creative assopite chissà dove.
Le persone
Banale, ma sempre vero. Se avete la fortuna di avere persone attorno (partner, amici, famiglia…) passate del tempo con loro. Fate attività, passeggiate, giocate a qualcosa, parlate. Oltre a essere una bella occasione per curare dei rapporti umani, è anche un bel modo per ricollegarsi alla realtà, al silenzio, alla quiete.
Poche ultime righe
Ce l’ho fatta, sono stato breve.
Direi che per tutto il resto ci sentiamo a settembre. In questa newsletter ho voluto parlare di rumore di internet, dei social, stanchezza e saturazione, e va bene che io non contribuisca a tutto ciò.
Godetevi questo mese se potete, fatemi sapere se prenderete uno dei libri che ho consigliato - o più d’uno - mandatemi foto dei vostri disegni o dei vostri downgrade kit!
Detto questo, ripeto che acquistare/regalare/consigliare/recensire “Niente come prima” è al momento il miglior modo per supportarmi, un altro bel modo è far crescere questa newsletter. Come? Con i referral! Più persone invitate, più ricompense ricevete. Arriveremo a 1000 a fine 2023? Lo spero. Qui sotto il bottone!
Alla prossima!
Un abbraccio,
Mangiasogni